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Abitazione Privata 4


 
Un piccolo intervento di recupero di una residenza privata diventa l’occasione per conoscere uno dei tanti borghi storici di cui sono costellate le Marche.

C’è infatti una Italia cosiddetta “minore” che sa preservare il suo tessuto storico e che è ancora in grado di stupire per l’equilibrio e la capacità innovativa della sua urbanistica e per la qualità architettonica dei suoi palazzi.
 
E’ questo il caso di Treia una cittadina di circa novemila abitanti sulle colline marchigiane a circa 20 km dal capoluogo di provincia, Macerata che, dalle origini romane, passando per la ricostruzione medioevale, fino ai palazzi neoclassici, colpisce per aver saputo trasformare il sito naturale in spazi di relazione di grande qualità e armonia così come colpisce per il pregio della sua edilizia pubblica e privata che racconta la storia di un importante ceto aristocratico e di una solida borghesia del tempo.
 
Il progetto di recupero riguarda una unità abitativa all’interno di uno di questi palazzi aristocratici, Palazzo Acquaticci, che, a fronte di un carattere austero del suo lato pubblico, nasconde all’interno un tesoro architettonico con un elegantissimo atrio e di uno scalone impreziosito da decorazioni pittoriche e statue che sembrano riprodurre, in piccola scala, le magnificenze di residenze nobiliari ben più importanti.
 
Si tratta, come spesso accade in situazioni analoghe, di un appartamento che è il prodotto dello smembramento di un unità abitativa più grande dove gli spazi originari sono stati “piegati” alle esigenze contingenti dei nuovi abitanti.

In questo caso, però, i Committenti hanno scelto di affiancare ai necessari lavori di riqualificazione strutturale e impiantistica un minuzioso intervento di restauro che riportasse gli ambienti al loro stato originario in particolare restaurando e recuperando tutte le decorazione pittoriche dei soffitti, esse, infatti ,erano state in parte distrutte e coperte a causa di una diversa distribuzione interna, oppure danneggiate dall’incuria e da interventi impropri.

Così anche per tutte le finiture si è applicato lo stesso criterio, restaurando gli infissi interni ed esterni con il loro apparato decorativo originari e riproponendo le coloriture originarie delle pareti.
 
Particolare attenzione è stata posta nella scelta della pavimentazioni in legno posato a disegno in tutti gli ambienti della casa inclusi cucina e bagni che rappresentano un continuum di grande impatto visivo , capace di valorizzare l’intero intervento di recupero.

Progetto 2010/ Realizzazione 2010/2012