Una vecchia casa colonica nelle campagne marchigiane, abbandonata da tempo, perde definitivamente la sua vocazione originaria per diventare, come tante altre, l’abitazione di una famiglia che ama la campagna.
Il fabbricato, pur nella sua semplicità, conserva le qualità architettoniche tipiche del buon costruire del secolo scorso, e forse grazie proprio al suo stato di abbandono non ha subito le manomissioni e gli adattamenti che spesso snaturano questo tipo di manufatti.
Queste qualità si manifestano, nei prospetti esterni, con la ricercatezza formale degli archi che, al piano terra disegnano le facciate, e ,ai piani superiori, con i marcapiani e i cornicioni in laterizio sagomato.
Le numerose aperture sono tutte ordinate e in simmetria tra loro, con piattabande ben realizzate e davanzali a rilievo.
All’interno, al piano terra, un ampio spazio con struttura a pilastri e volte che un tempo ospitava le stalle , mantenuto tale e quale , oggi non sfigura come soggiorno, così come i locali nati come magazzini di granaglie sono stati trasformati, semplicemente recuperandoli, in una accogliente cucina e in sala da pranzo.
Anche ai piani superiori, dove possibile, sono stati mantenuti i solai in ferro e voltine in laterizio, mentre la struttura i legno delle coperture, non più recuperabile, è stata completamente ricostruita secondo lo schema originario.
In generale, poi, è stato ripristinato con un attento lavoro di recupero, il paramento murario in laterizio a facciavista: totalmente per quanto riguarda l’esterno e per la gran parte, all’interno.
Da un punto di vista progettuale si è trattato di adattare una tipologia rurale dallo schema spaziale semplice e poco flessibile, per creare una sequenza di ambienti intercomunicanti tra loro destinati ad assolvere nuove funzioni abitative.
Ciò ha comportato, prima di tutti, una completa riorganizzazione dei percorsi verticali e, in luogo dell’angusto vano scala originario, è stata “svuotata” una parte di volume interno per creare una scala in acciaio rivestita in pietra che si sviluppa a vista sui tre piani della casa, insieme ad un ascensore che collega anche i servizi posti al piano interrato di nuova costruzione.
Questo intervento ha generato anche un nuovo asse centrale che disimpegna tutti gli ambienti, tale asse è stato enfatizzato ai piani primo e secondo con la realizzazione di una struttura in metallo e piano di calpestio in cristallo (parte trasparente e parte serigrafato) con un effetto generale di permeabilità che consente di collegare visivamente tutti piani della abitazione.
All’esterno l’edificio conserva i caratteri originari grazie, come detto, ad un’accurata opera di restauro del paramento murario e, volutamente limitati, sono stati gli interventi su pavimentazioni e marciapiedi, unica eccezione il nuovo portico esterno che consente di godere dell’ampio e curatissimo spazio verde circostante.
Esso, pur rievocando le caratteristiche di certi manufatti agricoli di servizio tipici della zona, ne rivede completamente in chiave moderna la tipologia, si tratta infatti semplicemente di due setti murari con aperture ad arco uniti da una copertura leggera in acciaio e legno.
Allo scopo di non creare alcuna interferenza visiva con la casa colonica si è preferito realizzare tutti i locali di servizio nel sottosuolo, collegando anche uno dei corpi accessori che fanno parte della proprietà con l’abitazione principale mediante un passaggio sotterraneo vetrato.
Questi ampi locali, articolati intorno ad un patio-cavedio interno, risultano, nonostante siano ubicati nel sottosuolo, luminosi e gradevoli, diventando quindi, parte non secondaria di tutto l’intervento progettuale.
Riguardo i materiali usati, oltre al ripristino dei paramenti murari interni in laterizio, sono state utilizzate, per le pareti, finiture in resina, laminam, e tinteggiature a smalto.
Le pavimentazioni sono state realizzate con pietre dalle finiture sabbiate e bocciardate (utilizzate anche all’esterno), cotto di recupero e non, resina e parquet in legno di noce, mentre per le zone di servizio sono stati utilizzati gres porcellanati e pavimentazioni in cemento dato in opera.